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Tango In Roma

IL PURO TANGO DI ZOTTO

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Miguel Angel Zotto in scena al Teatro Olimpico dal 4 al 16 ottobre. Il resoconto/recensione di un simile evento travalica la collocazione nella consueta rubrica degli spettacoli per accaparrarsi il posto in prima pagina. Erano anni che Zotto non si faceva vedere sui palcoscenici romani, e questo ritorno tanto atteso con due settimane di repliche non ha smentito l’amore che il pubblico prova nei confronti del ballerino più famoso del mondo.

Splendidi costumi, originali ed evocative le immagini proiettate sullo schermo con effetto cinema, una compagnia invidiabile di dieci ballerini preparatissimi e tecnicamente impeccabili, ottima selezione musicale, orchestra di cinque elementi e cantante dal vivo: questi gli ingredienti di uno spettacolo che ricostruisce la storia del tango dalle origini ad oggi in maniera curata nei minimi particolari, con una prima parte più narrativa e più riuscita della seconda.

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CHICHE ALBERTI (parte 3) Sulla musicalità.

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Quanto alla camminata del tango, il milonguero fa piccoli movimenti con il corpo con cui va marcando ogni tempo della musica che sta ballando, anche se non lo manifesta con i piedi. Si tratta di piccole pause.
Sapete che il tango si balla perfino con le pause, tu sei fermo ma stai ballando tango, stai facendo un  tempo del tango che non vuoi manifestare per esempio con una figura, e comunque stai ballando. Questo non lo insegnano i maestri. Il tango si può ballare a quattro velocità:
- cammini un solo tempo dei quattro tempi della musica ossia balli “ad un solo accento” camminando con il battito del contrabasso;
- cammini con il primo ed il terzo tempo della battuta e si chiama ballare “a due accenti”;
- cammini i quattro tempi della battuta. Però non puoi ballare con il primo ed il secondo tempo.
- Infine puoi ballare con la melodia.
E colui che meglio esprime tutto ciò è il milonguero, “era” perché ormai rimaniamo in pochi?
G.M.G.

Ultimo aggiornamento Giovedì 08 Dicembre 2011 12:20 Leggi tutto...
 

Articolo di Claudia Galati su BA Tango N 209

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Tito Palumbo ha voluto tradurre e pubblicare la nostra intervista a Soledad Villamil nel numero 209 (ottobre, novembre e dicembre) di Buenos Aires Tango.

per leggere l'articolo in spagnolo clicca qui

per leggere l'articolo in inglese clicca qui

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 24 Novembre 2011 10:39 Leggi tutto...
 

POPOLARE…CHE? (parte2)

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S/Tangata 1° festival milonghe popolariChi viene ai vostri eventi/milonghe è un’utenza diversa da quella che di solito frequenta le milonghe “commerciali” o c’è una convergenza - interscambio fra i due tipi di pubblico, o è lo stesso pubblico?

R.: Al di là dell’aspetto puramente economico, la ricchezza che noi abbiamo constatato è che tanta gente di strada di Roma, i borgatari veri e anche persone criminali hanno iniziato a fare corsi di tango e spesso hanno anche partecipato a queste manifestazioni collettive. Ed era bello vedere che all’interno di una milonga anziché esserci solo persone snob ci fossero anche i coatti di periferia, gli studenti che non possono permettersi di fare troppe spese ma possono venire lì… C’è una visione veramente completa. Al Deposito per esempio c’è, tra le varie, una componente importante di famiglie di somali tra gli occupanti -perché l’occupazione ha scopo abitativo-, e la cosa interessante è stata che tutti i tangueri hanno iniziato a mangiare lo zighinì! La gente del quartiere è scesa dicendo: “meno male che avete fatto questa cosa, altrimenti chissà cosa avremmo avuto sotto casa…”. Per cui le milonghe popolari in un certo senso offrono un servizio a questa città.

Ultimo aggiornamento Giovedì 08 Dicembre 2011 12:45 Leggi tutto...
 

CANTA, SOLEDAD

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Soledad Villamil: in Italia questo nome può non essere molto conosciuto, ma basta cercare "Soledad" su Google per vedere che il primo risultato restituito è lei, Soledad Villamil. I più la conoscono come protagonista de "Il segreto dei suoi occhi", il bellissimo film argentino di Juan José Campanella che nel 2010 ha vinto il Premio Oscar come Miglior Film Straniero, parte che le è valso il Premio Goya come Migliore Attrice Rivelazione e altri premi. Ma oltre ad essere una bravissima attrice (ha fatto teatro, cinema, televisione), Soledad è anche una straordinaria cantante di tango -come dimostrano i numerosi premi che ha vinto in appena quattro anni di carriera solista, tra cui il "Premio Gardel a la música, Mejor interprete femenina de tango"-. Ed è in qualità di cantante di tango e folklore che questa artista a tutto tondo ha tenuto il suo primo concerto a Roma, all'Auditorium Parco della Musica lo scorso 31 maggio. Accompagnata da cinque bravissimi musicisti (tra cui il direttore Josè Teixidò) e con incursioni dei Los Hermanos Macana sempre a velocità folle, Soledad ha incantato il pubblico romano grazie alla sua voce profonda ed espressiva e all'intensità delle sue interpretazioni del repertorio di tango e del folklore argentino (deliziosa la "Chamarrita"). Appassionata e intensa nel suo elegante vestito rosso, Soledad ha offerto uno spettacolo coinvolgente -gustosa l'interpretazione di "Se dice de mi" di Tita Merello-, divertente e a tratti drammatico (quando ha cantato Violeta Parra). Sicura, forte e padrona della scena, timida e riservata nel privato, Soledad ci ha concesso un'intervista in cui, oltre a notare la sua impressionante bellezza e i suoi meravigliosi occhi verdi che non si colgono appieno da lontano, abbiamo conosciuto una delle migliori interpreti di tango dei nostri giorni.

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Notizie flash

"M¡LONGA"

il nuovo spettacolo di tango del coreografo e danzatore belga Sidi Larbi Cherkaoui, in scena il 3 LUGLIO ore 21 all'AUDITORIUM PARCO della MUSICA- sala S.Cecilia. Questa è la prima volta che una produzione di tango su scala internazionale viene diretta da un artista non-argentino, il che offre interessanti opportunità per esplorare questo ballo tradizionale da una prospettiva culturale differente. Con un cast di 10 ballerini di Buenos Aires, 2 danzatori contemporanei e un'orchestra di 5 elementi, lo spettacolo promette di essere un'affascinante esplorazione del tango tradizionale e contemporaneo.

Auditorium Parco della Musica, v. P. de Coubertin 30. Biglietti: 30/25 euro. Info: 06802411, biglietteria 892982, info@musicaperroma.it