In relazione all’intervista su Tango In Roma Nº 0, ho modificato la mia opinione su un punto: alla domanda "Cosa pensa dei Campionati Mondiali di Tango?” ho risposto "[...] d) genererebbero una corrente turistica addizionale verso questa città. Quanto alla dichiarazione dell'Unesco, mi rimetto al mio recente articolo "Patrimonio Cultural Inmaterial", pubblicato nell'edizione N° 201 della rivista, novembre 2009, pagina 3.”
"Parto dall’idea che il tango vive nella nostra città 365 giorni l’anno e che il mese di Agosto ha sempre avuto un flusso di turisti provenienti dall’emisfero Nord, dove è estate e periodo di vacanza.
Il governo della città ha cavalcato quest’onda di visitatori per offrire questi eventi (1).
(1) Devo ricordare che il Iº Campionato Mondiale di Ballo si tenne nel mese di Marzo del 2003, e venne cambiato con il mese di Agosto negli anni seguenti. I Festival “Buenos Aires Tango” si fecero nel mese di Dicembre i primi due; a Febbraio e Marzo dal 2001 al 2007 compreso; e ad Agosto solo negli ultimi tre anni. Si nota un chiaro opportunismo politico orientato al commercio turistico rispetto al quale il fenomeno culturale Tango è un mezzo di cui si servono per trarne beneficio.”
Tito Palumbo
(direttore di B.A.Tango)