Intervista ad Héctor Ulises Passarella
Giovedì 23 Dicembre 2010 15:46
amministratore
Come promesso, ecco a voi lettori di "Tango In Roma", in esclusiva, l'intervista completa al grande maestro uruguayano di bandoneón Héctor Ulises Passarella, che ci permette di penetrare di più nel mondo di questo grande artista.
Già a undici anni suonava il bandoneón. Come nasce la sua passione e la voglia di imparare a suonare questo difficile strumento? Mio padre era un innamorato del tango e del folklore uruguayano e argentino, possedeva un orecchio musicale assoluto e senza mai avere studiato poteva suonare sia il bandoneón sia la chitarra, e comporre testi e musica con una facilità paurosa... Io lo ascoltai suonare solo due o al massimo tre volte. Il suo gusto per il fraseggio e per il vibrato era impressionante... Nonostante il suo talento lui si prendeva in giro e diceva: "yo soy un gran "chambón" (pasticcione, n.d.r.), perciò non potrò mai insegnarti niente musicalmente, e quindi ti manderò da un gran maestro: Oscar Raùl Pacheco, lui sì che sa suonare!" Infatti, grazie alla sua umiltà, al suo coraggio di affrontare la realtà, oggi io sono bandoneonista. Ma la mia passione, nonostante a 11 anni già debuttassi come professionista nella orchestra tipica del mio primo maestro Pacheco, è arrivata a 12 ascoltando Anibal Troilo nel solo di "Danzarìn". Feci subito un salto tanto grande dal punto di vista tecnico e musicale che il Maestro Pacheco, decidendo di ritirarsi dall'insegnamento del bandoneón nella scuola che aveva fondato, chiese a me di sostituirlo a soli 12 anni di età.
Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Dicembre 2010 15:48
Leggi tutto...
|
Sua Podesta’, Alberto
Giovedì 23 Dicembre 2010 15:40
amministratore
Il nostro corrispondente da Buenos Aires Julio Dupláa ha voluto rendere omaggio ad Alejandro Washington Alé, in arte Alberto Podestá, suo amico e cantor d’eccellenza, in occasione del suo 86esimo compleanno (festeggiato il 22 settembre scorso) con un’intervista, che vi proponiamo in attesa di rivederlo in concerto a Roma...
Hai iniziato a cantare a 15 anni. A quella età la voce di un ragazzo è ancora in evoluzione. Come hai capito che la tua voce era quella giusta e che cantare sarebbe diventato il tuo mestiere? Io sono arrivato fino al sesto grado (l’equivalente della nostra I media, n.d.r.): con difficoltà, ma ci arrivai. Come molti ragazzi della mia epoca iniziai a cantare a scuola, e anche in un programma radio che faceva una maestra nel mio paese a San Juan. Il programma si chiamava “Rayito de Sol” (raggetto di sole, n.d.r.), ed era dedicato al pubblico infantile. Ogni alunno doveva interpretare una canzone in voga, e siccome io ero ammiratore di Gardel cantavo pezzi del repertorio del Zorzal. Da lì viene il soprannome che mi davano da ragazzo: “Gardelito”.
Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Dicembre 2010 21:57
Leggi tutto...
20 AÑOS DE COLOR TANGO
Giovedì 04 Novembre 2010 11:14
Si può capire cosa si prova a ballare con l'orchestra dal vivo solo dopo aver ascoltato in prima persona l'esibizione di Color Tango, l'Orchestra di tango diretta da Roberto Álvarez.
A fine agosto 2009 entrando al Salon Canning (Buenos Aires), scopro che casualmente proprio quella sera si esibiranno i celebri Color Tango. Che occasione irripetibile, penso. E le mie aspettative non sono state tradite: è impossibile descrivere le sensazioni e le emozioni che ho provato, posso solo dirvi che quella è stata una delle serate più indimenticabili della mia vita. Il suono inconfondibile, vellutato; il ruolo non indifferente che assumono gli archi (violino, contrabbasso, viola)… Tutti i presenti in sala erano come avvolti da un'atmosfera magica, quasi stregata. A suon di bis è uscito fuori un concerto vero e proprio, un concerto nel concerto!
Leggi tutto...
|
“Tango In "Auditorium"
Giovedì 23 Dicembre 2010 15:30
amministratore
Il terzo Festival "Buenos Aires Tango" organizzato dall'Auditorium Parco della Musica ha chiuso i battenti, ma quello che lascia al pubblico romano in termini di qualità degli artisti invitati e degli spettacoli offerti è un vero e proprio tesoro. Dieci giorni di spettacoli, esibizioni, conferenze e milonghe che hanno registrato un'intensa affluenza e gradimento dei tangueri romani, e anche noi di Tango In Roma non potevamo certo mancare!, anche per offrire un riassunto degli eventi a cui abbiamo assistito direttamente a coloro che non hanno avuto la possibilità di esserci.
Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Dicembre 2010 15:40
Leggi tutto...
Julio Dupláa e lo stile Villa Urquiza
Giovedì 04 Novembre 2010 11:43
Il Sin Rumbo fu fondato nel 1919 da alcuni ragazzi del barrio di Villa Urquiza che volevano creare un club. La storia racconta che questo gruppo di giovani ando' all'Ippodromo, concordando che se avessero vinto avrebbero comprato un terreno su cui edificare il club. Il cavallo su cui puntarono e che vinse si chiamava appunto ‘Sin Rumbo’ (Senza direzione, n.d.r.). All'inizio della decade del ‘20 il tango era cresciuto con molta forza a Buenos Aires, e in Villa Urquiza si andava definendo un proprio stile di ballo che generò la nascita di famosissime coppie di tango.
Leggi tutto...
|
|
|
|
Pagina 18 di 19 |