CARLOS Y MARIA: LOS RIVAROLA
Il primo incontro con Carlos e Maria è avvenuto nella nostra prima incursione a Buenos Aires, nel 2009. In quel periodo abbiamo avuto modo di girare le milonghe più importanti della città, specialmente in zona Villa Urquiza, incontrando i due artisti più volte e notandone il portamento e la grazia distribuiti in pochi, semplici passi. Da quando abbiamo fondato la nostra rivista un anno dopo, il tarlo di riuscire prima o poi a intervistarli mi attanagliava. Abbiamo quindi chiesto ai nostri corrispondenti da Buenos Aires di contattarli, e il caso ha voluto che proprio a novembre sarebbero venuti a Roma: valeva la pena aspettarli e intervistarli di persona. Chi sono Carlos e Maria Rivarola? Difficile non conoscere questi due straordinari ballerini di fama internazionale, ma invece di fornire ulteriori notizie biografiche reperibili tranquillamente sul loro sito preferisco commentare la loro esibizione al Giardino del Tango del 10 novembre: una serie di passi e figure apparentemente semplici ma che celano una grande tecnica e un forte senso dell’equilibrio, oltre a un’invidiabile eleganza. Bis originale e gradito una Chacarera, in cui la coppia non ha perso il proprio aplomb. Li abbiamo così intervistati chiedendo le loro opinioni sul mondo del tango oggi. Un ringraziamento ai nostri corrispondenti G.M.G.
Leggi tutto...
|
LEZIONE DI MILONGA Con Angel Mario Herreros
Una lezione di milonga. Ci si aspetterebbe che a tenerla fosse un maestro o un ballerino. Invece, l’ha fatta “solo” un professore con una chitarra: Angel Mario Herreros.
La storia di quest’uomo è singolare: da commercialista e docente universitario di matematica di recente ha deciso di dedicarsi alla musica e al tango, collaborando con varie riviste non solo argentine e pubblicando due romanzi: “Al Petizo le gustaba Tanturi” (2006) e “La noche que secuestramos al Cachafaz” (2009). Lo scopo di Herreros in quanto studioso e scrittore è quello di rappresentare la CULTURA del tango, che è “una visione di vita” e non tanto la danza e la musica in sé. “Il tango è più che ballo: è letteratura, BUONA letteratura, è una filosofia di vita, una metafora della società argentina, un caleidoscopio dove si muovono forme e persone”, ha proseguito. Il tango è ed è stato una forma di vita che il professore argentino vuole in qualche modo “riscattare”, fornendone un’immagine distinta da quella commerciale. Oggi l’editoria tanguera non ha molta fortuna perché si scrivono cose già scritte, ad esempio su Gardel o sull’origine del tango…
Leggi tutto...
AL PETISO LE GUSTABA TANTURI y otros cuentos de tango
La prima fatica letteraria di Angel Mario Herreros restituisce sotto forma di 11 racconti quella che è la visione dell’autore sulla sua città: gente comune, milongueri, umanità varie ma sempre tristi. A nostro avviso infatti ogni racconto è permeato da un velo di tristezza e ineluttabilità del destino, non esente da ricordi personali (come l’autobiografico racconto dall’omonimo titolo del romanzo), da una vasta erudizione e da un’intensità creativa e poetica: fra gli esempi più riusciti La ultima tanda e La vida es una milonga, toccanti, originali e allegorici; El desafío, una sfida intensa tra il “vecchio” e il “nuovo” modo di ballare il tango; il terribile e drammatico Niebla del Riachuelo; il tango del futuro in Buenos Aires 2050 e un ultimo spiraglio di luce che lascia intravedere una sorta di speranza in Hay una Milonga, ossia la milonga che verrà, la Milonga perfetta. Completano il tutto un’appendice in cui s’indaga sulla “resurrezione” del tango nei nostri giorni, un glossario dei termini lunfardi usati nel libro e brevi cenni biografici sui personaggi storici e sui tanghi menzionati nei racconti. Abbiamo posto a Mario qualche domanda sul suo lavoro e sulla sua vita, che spiegano molto sulla visione che sottende i suoi racconti…
Leggi tutto...
|
LE ORIGINI DEL TANGO A ROMA: TANGOBAR
Quando e come è nato il tango a Roma? L’abbiamo chiesto a due pionieri: Eliana Montanari e Alì Namazi, fondatori dello storico Tangobar, con cui a dicembre 2011 abbiamo avuto una lunga chiacchierata sugli esordi e sull’andamento che sta prendendo il nostro ballo nella nostra città.
Quando entra il tango a Roma, e qual è stato il vostro apporto?
Eliana: Il primo incontro con il tango l’ho avuto nel 1986, su un treno che andava a Parigi dove un ragazzo argentino cantava un tango. Lì ho ricevuto un’altra folgorazione con il film “Tangos: el exil del Gardel” di Fernando Solanas. A Roma eravamo in 4-5 a cercare il tango ma nessuno lo conosceva (lo associavano al liscio romagnolo!). Non so come siamo finiti in un gruppo latino-americano di danze folkloriche, dove ci proposero di fare una tournèe di tango che accettammo di fare pur non essendo dei veri ballerini! Alle spalle c’era una compagnia seria con tanto di musicisti al seguito, e proprio perché non conoscevo il tango questa situazione mi ha spinto a studiarlo per non essere impreparata.
Leggi tutto...
IL PURO TANGO DI ZOTTO
Miguel Angel Zotto in scena al Teatro Olimpico dal 4 al 16 ottobre. Il resoconto/recensione di un simile evento travalica la collocazione nella consueta rubrica degli spettacoli per accaparrarsi il posto in prima pagina. Erano anni che Zotto non si faceva vedere sui palcoscenici romani, e questo ritorno tanto atteso con due settimane di repliche non ha smentito l’amore che il pubblico prova nei confronti del ballerino più famoso del mondo.
Splendidi costumi, originali ed evocative le immagini proiettate sullo schermo con effetto cinema, una compagnia invidiabile di dieci ballerini preparatissimi e tecnicamente impeccabili, ottima selezione musicale, orchestra di cinque elementi e cantante dal vivo: questi gli ingredienti di uno spettacolo che ricostruisce la storia del tango dalle origini ad oggi in maniera curata nei minimi particolari, con una prima parte più narrativa e più riuscita della seconda.
Leggi tutto...
|
|
|
|
Pagina 3 di 7 |