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MILONGA…SOTTOSOPRA!

Upside down di Juan Diego Solanas
Upside down di Juan Diego Solanas

In un futuro imprecisato esistono due mondi paralleli dalla gravità opposta: quello “nord”, popolato da una realtà sociale tecnologicamente avanzata e ricca, e quello “sud”, segnato da miseria e sottomissione. In un simile contesto assurdo e fantascientifico c’è posto anche per il tango: il vertiginoso film Upside down di Juan Diego Solanas, con Kirsten Dunst e Jim Sturgess uscito nelle sale italiane il 28 febbraio, inaspettatamente apre le porte a una milonga, la “Caffetteria Dos Passos”. La sala, in comune tra i due emisferi -un enorme caffè d’altri tempi, dal gusto retrò e dai dettagli in stile Belle Èpoque con al centro un enorme lampadario di cristallo- ospita varie coppie, che ballano contemporaneamente “sopra” (sul “soffitto”) e “sotto” (sul “pavimento”), le une all’opposto delle altre! Queste immagini capovolte di ballerini, potenti e suggestive, sono sottolineate da alcuni tanghi, tra cui spicca: “El Ultimo Café” di Roberto Goyeneche, ballato da Kirsten Dunst in prima persona.
Claudia Galati

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LIBERTAngo

Cesare deve morire
Cesare deve morire

“La mia libertà mi assolve se qualche volta la perdo, per cose della vita che non riesco a comprendere”. Nulla di più autentico se a pronunciare queste parole è un detenuto vero, prendendo a prestito il verso del tango più famoso di Astor Piazzolla, che infatti fa da sottofondo all’ultima scena della rappresentazione teatrale di Antonio Turco: “L’ultima canzone”, andata in scena al Teatro Golden il 6 maggio scorso. Scena che vede i detenuti della Compagnia Stabile Assai della Casa di Reclusione di Rebibbia (un ramo diverso rispetto a quello protagonista del film Orso d’oro a Berlino 2012 dei fratelli Taviani “Cesare deve morire”, da cui è “migrato” l’attore-detenuto Cosimo Rega cui è stata ridotta la pena) declamare a gran voce, ognuno nella propria lingua o dialetto di origine, la famosa letra di Horacio Ferrer, aggirandosi per il palco come farebbero durante l’ora d’aria. Detenuti veri che attraverso il tango parlano in un’ottica originale e insolita sì di carcere, ma anche di temi universali, e più precisamente attraverso la storia del protagonista Osvaldo Pugliese: maestro e amico di Piazzolla, incarcerato più volte perché ritenuto “pericoloso” per le sue idee moderne e anticonformiste, “la storia di un anarchico”, per dirla con l’autore, “per i temi rivoluzionari che proponeva con la sua musica”. Ed ecco quindi come un tema apparentemente distante dallo spettatore arriva ad abbracciare la totalità degli esseri umani, reclusi e non. Continua la lettura di LIBERTAngo

DRAMMI ANTICHI E MODERNI

foto: Viviana Maccagno Stellina
foto: Viviana Maccagno Stellina

Il contrasto fra la tragedia antica ma moderna con il più moderno dei “classici” compositori del tango: così può essere definita l’originale operazione della compagnia Work Art Society che dal 10 al 13 maggio scorsi ha proposto la propria versione dell’Antigone di Sofocle al Teatro Tordinona “condita” con il tango di Piazzolla. Creonte, re di Tebe, non accetta che Antigone, frutto dell’incestuoso matrimonio di Edipo con Giocasta, si ribelli alle sue leggi e dia sepoltura al corpo dello sfortunato fratello Polinice, colpevole di tradimento e giudicato nemico della patria. A nulla servono i tentativi del figlio Emone, promesso sposo di Antigone, di dissuadere il re dall’infliggere il carcere alla fanciulla: Continua la lettura di DRAMMI ANTICHI E MODERNI

TANGO DENTRO LE PAROLE E LA MUSICA

foto: Alberto Ramella
foto: Alberto Ramella

Tango Adentro. Riassumere la Storia del Tango in un’ora e mezza? Si può. Lo ha fatto, con successo, l’attrice italo-argentina Sonia Belforte nel suo spettacolo “Tango Adentro”, andato in scena il 3 luglio scorso al Teatro Sala Umberto tra gli eventi in programma del III European Tango Festival. Ed è una ricostruzione ironica, basata sì sui miti del tango (Gardel, Tita Merello, Piazzolla), ma anche sui luoghi comuni sugli argentini, in una messinscena semplice animata dai due ballerini Marcelo Ballonzo e Elena Garis e un pianista, oltre che alla protagonista. Nonostante questo, ella esordisce con un “Siamo in troppi sul palco…sono stanca di ballerini di tango, non li voglio nel mio spettacolo!” Sonia è di Buenos Aires: si siede, si mette a bere il mate e si propone di descrivere la sua città sfatando lo stereotipo del tango. Continua la lettura di TANGO DENTRO LE PAROLE E LA MUSICA

VENTO DI FOLLIA

Barbara Saba
Barbara Saba

Due messe in scena interessanti e curate quelle proposte rispettivamente da Carmen Giardina con “Milonga Merini” in scena al Teatro Ambra alla Garbatella (15-27 maggio 2012) e da Miguel Angel Zotto con “Viento de Tango” in data unica all’Aula Magna della Sapienza (12 giugno 2012).

Milonga Merini racconta in prima persona le vicende della giovane Alda Merini, interpretata dalla bravissima Barbara Saba, che tra istinti, costrizioni, salotti culturali e amori giunge alla follia, un pò per necessità e un pò per il suo spirito ribelle e indomabile che all’epoca mal si conciliava con l’atteggiamento che ci si aspettava da una donna della sua condizione. Continua la lettura di VENTO DI FOLLIA