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	<title>Nicolas Bovey &#8211; Tango In Roma</title>
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	<description>la prima rivista romana di Tango</description>
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		<title>LE SEDIE</title>
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				<pubDate>Sun, 06 Mar 2022 09:26:31 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Carlo]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Non solo Tango]]></category>
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				<description><![CDATA[Una scena claustrofobica e insostenibile, tipica delle commedie di Eugène Ionesco: muri scrostati dalla prospettiva esagerata, il pavimento di un rudere e con un declivio impossibile, dove è difficile camminare, figuriamoci vivere, ma che bene preannuncia in quale atmosfera andrà a svilupparsi la vicenda (scene e luci Nicolas Bovey). Si apre così lo spettacolo Le &#8230; <a href="http://www.tangoin.it/nuovo2016/?p=978" class="more-link">Continua la lettura di <span class="screen-reader-text">LE SEDIE</span> <span class="meta-nav">&#8594;</span></a>]]></description>
								<content:encoded><![CDATA[<p class="western" align="justify">Una scena claustrofobica e insostenibile, tipica delle commedie di Eugène Ionesco: muri scrostati dalla prospettiva esagerata, il pavimento di un rudere e con un declivio impossibile, dove è difficile camminare, figuriamoci vivere, ma che bene preannuncia in quale atmosfera andrà a svilupparsi la vicenda (scene e luci Nicolas Bovey). Si apre così lo spettacolo <i>Le sedie</i>, in scena dal 01 al 06 marzo 2022 al Teatro Vascello di Roma con la regia di Valerio Binasco. In questo contesto straniante fanno il loro ingresso i due abitanti di questo luogo &#8211; l’interno di un faro su un’isola &#8211; dove forse si sono auto-confinati molti anni addietro, quando erano più giovani e più padroni delle loro esistenze, e vi sono rimasti imprigionati per sempre.<span id="more-978"></span></p>
<figure id="attachment_982" aria-describedby="caption-attachment-982" style="width: 474px" class="wp-caption aligncenter"><a href="http://www.tangoin.it/nuovo2016/wp-content/uploads/2022/03/Le-sedie-regia-Valerio-Binasco.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><img class="wp-image-982 size-large" src="http://www.tangoin.it/nuovo2016/wp-content/uploads/2022/03/Le-sedie-regia-Valerio-Binasco-683x1024.jpg" alt="" width="474" height="711" srcset="http://www.tangoin.it/nuovo2016/wp-content/uploads/2022/03/Le-sedie-regia-Valerio-Binasco-683x1024.jpg 683w, http://www.tangoin.it/nuovo2016/wp-content/uploads/2022/03/Le-sedie-regia-Valerio-Binasco-200x300.jpg 200w, http://www.tangoin.it/nuovo2016/wp-content/uploads/2022/03/Le-sedie-regia-Valerio-Binasco-768x1152.jpg 768w, http://www.tangoin.it/nuovo2016/wp-content/uploads/2022/03/Le-sedie-regia-Valerio-Binasco-640x960.jpg 640w, http://www.tangoin.it/nuovo2016/wp-content/uploads/2022/03/Le-sedie-regia-Valerio-Binasco.jpg 1417w" sizes="(max-width: 474px) 100vw, 474px" /></a><figcaption id="caption-attachment-982" class="wp-caption-text">foto di scena Luigi De Palma</figcaption></figure>
<p class="western" align="justify">Il Vecchio “Maresciallo d’Alloggio” &#8211; Michele Di Mauro &#8211; e la Vecchia Semiramide &#8211; Federica Fracassi &#8211; sono personaggi stralunati ai margini della società e della realtà, che nella loro condizione assurda e vacua ambiscono a rivolgersi all’umanità intera, quella che è stata e quella che potrebbe essere, con i loro discorsi alienanti, a tratti grotteschi ma sempre e comunque angoscianti e sempre pronti a precipitare in direzioni imprevedibili, come la montagna di sedie accatastate in un angolo: unico arredo che si trova nella stanza.</p>
<p class="western" align="justify">I due pluripremiati interpreti<b> </b>con la loro magistrale recitazione fanno avvertire il peso e l’angoscia, di una vita impossibile da raccontare, persino nelle pause e nei controscena. I protagonisti vivono di racconti e illusioni, di recite che fanno insieme &#8211; e uno per l’altro &#8211; per riempire la loro vita, per non annoiarsi, discorsi che nello stesso tempo sono l’unico motore dello spettacolo. Aspettano un pubblico per fare la conferenza della vita: non aspettano un Godot, ma aspettano la società intera e per questo preparano le sedie, sia quelle reali che quelle immaginarie attraverso un gioco di rimandi tra la recitazione diegetica e quella a cui assiste il pubblico in platea.</p>
<p class="western" align="justify">Ottima la messinscena, il make-up molto curato e particolarmente efficace nel sottolineare l’assurdità dei personaggi, come efficace è l’impianto sonoro che accompagna la scena con rumori amplificati che sembrano la somma e l’evocazione di suoni avvenuti nel passato, nelle infinite repliche di una commedia che si ripete da una vita e alla quale, solo la presenza di un pubblico finalmente reale, potrà porre fine.</p>
<p class="western" align="justify">Carlo D’Andreis</p>
<p class="western" align="justify">
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