Chi viene ai vostri eventi/milonghe è un’utenza diversa da quella che di solito frequenta le milonghe “commerciali” o c’è una convergenza – interscambio fra i due tipi di pubblico, o è lo stesso pubblico?
R.: Al di là dell’aspetto puramente economico, la ricchezza che noi abbiamo constatato è che tanta gente di strada di Roma, i borgatari veri e anche persone criminali hanno iniziato a fare corsi di tango e spesso hanno anche partecipato a queste manifestazioni collettive. Ed era bello vedere che all’interno di una milonga anziché esserci solo persone snob ci fossero anche i coatti di periferia, gli studenti che non possono permettersi di fare troppe spese ma possono venire lì… C’è una visione veramente completa. Al Deposito per esempio c’è, tra le varie, una componente importante di famiglie di somali tra gli occupanti -perché l’occupazione ha scopo abitativo-, e la cosa interessante è stata che tutti i tangueri hanno iniziato a mangiare lo zighinì! La gente del quartiere è scesa dicendo: “meno male che avete fatto questa cosa, altrimenti chissà cosa avremmo avuto sotto casa…”. Per cui le milonghe popolari in un certo senso offrono un servizio a questa città. Continua la lettura di POPOLARE…CHE? (parte2)