Memorie tanguere

Memorie tanguere
Memorie tanguere

Una soffitta. Delle lettere antiche. La storia di una coppia, del tango in Francia, di un tradimento. E del perdono. Questi in sintesi gli ingredienti di “Memorie di un tanguero”, lo spettacolo scritto e diretto da Fabiana Fusaro liberamente ispirato alla storia di Flora Rodriguez e Alfredo Gobbi, andato in scena in un tutto esaurito anche per la replica straordinaria del 2 marzo al Teatro della Visitazione.

La rappresentazione porta in scena in un paio d’ore l’epopea di un secolo di tango partendo dal fortuito ritrovamento del carteggio dei due ballerini da parte della pronipote Rosita. Lui uruguayano, lei cilena, conosciutisi nella stessa compagnia di danza in Argentina, insieme ad Ángel Villoldo sono tra i fautori dell’esportazione del tango argentino in Europa all’inizio del Novecento. Continua la lettura di Memorie tanguere

Museo storico della liberazione, provare a salvarlo grazie al tango

Milonga per il Museo della Liberaazione
Milonga per il Museo della Liberaazione

di Claudia Galati

Come è possibile che il Museo Storico della Liberazione di via Tasso a Roma, a rischio chiusura per mancanza di fondi, debba poi scoprire che quei fondi ci sono, ma Regione e Comune li hanno bloccati? Per smuovere questo pericoloso e potenzialmente fatale stallo si è resa necessaria una campagna di azionariato popolare promossa dalle cosiddette “Milonghe Popolari” di Roma, che muovendo dal tango argentino hanno organizzato “Libertango- maratona di tango popolare” iniziata alle ore 18 del 21 dicembre e terminata alle ore 6 del 22 dicembre presso il Csoa Intifada a via di Casal Bruciato, il cui intero ricavato andrà a finanziare il Museo e nel cui prezzo del biglietto è incluso un ingresso al Museo. Morale della favola? Grazie a questa iniziativa Comune e Regione hanno sbloccato i fondi già stanziati per il Museo. leggi tutto

UN, DUE…TRE!

3_biswebTerzo anniversario di Tango In Roma… con lo sguardo rivolto al futuro.

L’Italia è in piena crisi, e questo è noto. Una crisi economica e sociale che ha investito inevitabilmente tutti i settori della società, anche il tango -perlomeno a Roma-, dal momento che ne è esso stesso un prodotto. Milonghe che chiudono, affluenza in calo (fenomeno in parte fisiologico dopo il boom degli scorsi anni), una certa contrazione in taluni organizzatori. Noi stessi abbiamo incontrato non poche difficoltà, essendo una rivista senza scopo di lucro che si autofinanzia unicamente attraverso le inserzioni pubblicitarie. Si prova a reagire come meglio si può, ma non sempre è facile o sufficiente. Dunque? Bisogna “solo” aspettare che la congiuntura negativa passi e barcamenarsi per sopravvivere fino ad allora? Non credo proprio. Sono dell’idea che l’unico modo per uscire da una crisi sia INGEGNARSI, RINNOVARSI, reinventare e reinventarsi. Perché non sapersi rinnovare è un po’ come regredire. Continua la lettura di UN, DUE…TRE!