Ultima replica stasera 22 febbraio 2017 di “Tango Nuevo”, il nuovo spettacolo della compagnia di Roberto Herrera, prima ballerina Laura Legazcue, al Teatro Brancaccio.
Uno spettacolo vario, che definire di solo tango sarebbe riduttivo. Herrera infatti ha il pregio di proporre show diversi dagli altri che costellano il panorama tanguero teatrale, originali e non limitati al genere tango, ma con esso spesso mescolati e fusi: ad esempio, Eye of the tiger è la colonna sonora introduttiva della sfida di tango-boxe tra due ballerini, sfida che si disputa poi sulle note di Escualo, o quando tutta la compagnia entra in scena vestita da circo, giocando e ballando sulle note del tango Soy un circo.
Alternati a momenti di tango più “tradizionali” – affidati all’orchestra dal vivo Lo Que Vendra, diretta dal Maestro Simone Marini, e alle coreografie di tango escenario che puntano molto sulla velocità di esecuzione dei passi – troviamo soprattutto nella seconda parte dello spettacolo canzoni del folklore non solo argentino ma anche sudamericano, interpretati in maniera straordinariamente emozionante dalla cantante Marilì Machado con la sua chitarra e la sua voce: dal Malambo, tipica danza folklorica argentina, a Cucurrucucù Paloma del cantautore messicano Tomás Méndez. Nella prima parte non è mancata l’incursione della canzone popolare tradizionale italiana Reginella campagnola, su cui i ballerini vestiti da campagnoli appunto hanno ballato a tempo di organetto.
Su queste melodie entra in scena Fabian Irusquibelar vestito da gaucho e con le bolas in mano: la cadenza dei passi alternata a quella dello strumento ha generato un’accelerazione sempre più spasmodica, ipnotica come lampi bianchi nelle luci rosse soffuse, producendo un suono simile allo scalpiccio di un cavallo al trotto, alla grandine o al battito di un cuore impazzito. Davvero suggestivo.
Prima del bis e del tris, Roberto ci ha tenuto a ringraziare i maestri Marcelo Alvarez e Sabrina Amato, coloro che lo hanno portato per la prima volta in Italia nel 2000, e la moglie di Astor Piazzolla, presenti ieri in sala.
Claudia Galati