C’è una frase di “un certo Gavito” che è più attuale che mai in questo 2010; dice così: ” Gli alunni sono: principianti, avanzati, Maestri, i più arroganti Professori” (e così ci va), e attenzione che non mi vengano ad accusare di essere un vecchio intollerante… non vedete che le piste si trasformano in pericolose esperienze? Ti rompono una caviglia, ti strappano il pantalone, in un voleo ti danno un colpo al gomito o ti rompono un dito della MANO, non esagero. Sono del tempo in cui se nella pista uno tirava un gancho gli lanciavano monetine… e ora nessuno ti chiede “scusa”, fanno passi “belli” (violenti), camminano come oche e credono di ballare nello stadio olimpico per lo spazio di cui necessitano per muoversi. E sì, questo è quello che c’è, però non è così; noi vecchi maestri con più di 50 anni di milonga dovremmo fare una “dichiarazione” e dire: sappiamo che ballare semplicemente al piso (a terra, n.d.r.) è MOLTO DIFFICILE, ma provare non costa nulla.Passa qualche minuto da questi vecchi milongueros, forse non fare quello che dicono ma ascoltali perché come dice il detto “il diavolo sa perché è diavolo, ma soprattutto sa perché è vecchio”. Non dimenticare che c’è una ronda che si deve rispettare e da cui non si può entrare e uscire; non dimenticare di rispettare quello che ti sta avanti; non pensare di essere l’unico nella pista; come dice Cadicamo, non essere “bailarín de cotillon” (non ballare per la gente che sta fuori, n.d.r.), balla per te; ricorda che le piste sono piatte, per cui non c’è bisogno di camminare saltellando. E ai giovani “Maestri” chiederei un po’ di pietà.
Non costa nulla provare.
Con tutto il rispetto,
Julio Dupláa
(semplicemente un Milonguero)